Qualche sera fà, io e la mia migliore ci siamo concesse
una serata tutta per noi e per le nostra passioni:
super eroi e Hugh Jackman (occhi a cuoricino).
Adoro Wolverine e aspettavo con trepidazione questa pellicola,
anche perchè l'intera vicenda si svolge in Giappone, ma
ovviamente oltre all'ambientazione di giapponese c'è davvero
ben poco perchè è un'americanata allo stato puro....
Nel 1945, il nostro eroe si trova a Nagasaki, proprio durante
lo sgancio della seconda bomba atomica, e in quest'occasione
salva un soldato giapponese di nome Yoshida, che non
si dimenticherà mai di lui e dei suoi super poteri.
Salto temporale, ai giorni nostri, Logan è un'eremita che viene
convinto dalla giovane Yukio, a raggiungere Yoshida in aTokyo
che in punto di morte vorrebbe salutarlo e ringraziarlo
per avergli salvato la vita.
Mi aspettavo qualcosa di più da questo film, però vedere la mia
amata Tokyo sullo sfondo, ha salvato tutto, la storia è buona,
ma specialmente sulla parte finale....
Comunque, guardatelo , è abbastanza godibile e poi Hugh Jackman
è MERAVIGLIOSO.
Alla scoperta del Paese che m'ha rubato il cuore e dove mi sento a casa.
Lettori fissi
venerdì 16 agosto 2013
venerdì 9 agosto 2013
La cartella del professore.
Ho scoperto questa perla per caso......
Qualche sera fà, sono andata in biblioteca senza la mia
"lista", cosi' ho dovuto basare la mia scelta " a sentimento"....
La scelta è ricaduta su "La cartella del professore ", una
romantica e delicata storia d'amore.
Ecco la trama :
Tsukiko ha poco meno di quarant'anni.
Vive sola, e dopo il lavoro frequenta uno dei tanti piccoli locali di To-kyo- dove con una modica spesa si possono mangiare ottimi manicaretti e bere qualche bicchiere di birra o di sake. È un'abitudine molto diffusa fra gli uomini della metropoli, meno fra le donne. In una di queste occasioni incontra il suo insegnante di giapponese, che riconosce, malgrado i tempi del liceo siano ormai lontani, quando lo sente ordinare le stesse pietanze. Tsukiko e il prof, come lei lo chiama, iniziano a parlare e trovano subito un'intesa nella loro passione per il cibo. Fagioli fermentati con tonno, frittelle di radici di loto, scalogni sotto sale e altre leccornie della delicata cucina giapponese accompagnano gli incontri mai programmati, ma non per questo meno frequenti, di due persone così diverse eppure simili nella quieta accettazione della propria solitudine, e ogni incontro rappresenta un impercettibile avvicinamento, serve a chiarire dubbi e fraintendimenti. Ma la donna fatica a trovare una sua dimensione adulta, e il professore - che è vedovo e ha settanta anni - non riesce a uscire dal suo passato di marito e insegnante. Arriva la stagione dei funghi, le ferie di Capodanno passano senza allegria, poi fioriscono i ciliegi, si organizza una gita che delude le aspettative e termina, come tante serate, nel torpore dell'alcol... Trascorrono così due anni. E dopo infiniti appuntamenti, giunge il momento in cui il prof, nella sua lingua un po' vecchiotta, con i suoi modi di fare non proprio disinvolti, vince il pudore e chiede a Tsukiko se accetterebbe di frequentarlo «con la prospettiva di stringere una relazione amorosa».
La storia di un amore insolito, e la scoperta di una scrittrice capace di cogliere, senza mai cadere nel sentimentalismo, la dolcezza della vita.
Qualche sera fà, sono andata in biblioteca senza la mia
"lista", cosi' ho dovuto basare la mia scelta " a sentimento"....
La scelta è ricaduta su "La cartella del professore ", una
romantica e delicata storia d'amore.
Ecco la trama :
Tsukiko ha poco meno di quarant'anni.
Vive sola, e dopo il lavoro frequenta uno dei tanti piccoli locali di To-kyo- dove con una modica spesa si possono mangiare ottimi manicaretti e bere qualche bicchiere di birra o di sake. È un'abitudine molto diffusa fra gli uomini della metropoli, meno fra le donne. In una di queste occasioni incontra il suo insegnante di giapponese, che riconosce, malgrado i tempi del liceo siano ormai lontani, quando lo sente ordinare le stesse pietanze. Tsukiko e il prof, come lei lo chiama, iniziano a parlare e trovano subito un'intesa nella loro passione per il cibo. Fagioli fermentati con tonno, frittelle di radici di loto, scalogni sotto sale e altre leccornie della delicata cucina giapponese accompagnano gli incontri mai programmati, ma non per questo meno frequenti, di due persone così diverse eppure simili nella quieta accettazione della propria solitudine, e ogni incontro rappresenta un impercettibile avvicinamento, serve a chiarire dubbi e fraintendimenti. Ma la donna fatica a trovare una sua dimensione adulta, e il professore - che è vedovo e ha settanta anni - non riesce a uscire dal suo passato di marito e insegnante. Arriva la stagione dei funghi, le ferie di Capodanno passano senza allegria, poi fioriscono i ciliegi, si organizza una gita che delude le aspettative e termina, come tante serate, nel torpore dell'alcol... Trascorrono così due anni. E dopo infiniti appuntamenti, giunge il momento in cui il prof, nella sua lingua un po' vecchiotta, con i suoi modi di fare non proprio disinvolti, vince il pudore e chiede a Tsukiko se accetterebbe di frequentarlo «con la prospettiva di stringere una relazione amorosa».
La storia di un amore insolito, e la scoperta di una scrittrice capace di cogliere, senza mai cadere nel sentimentalismo, la dolcezza della vita.
Ho letto questo libro in due giorni, è di un'incredibile dolcezza,
m'ha rapita completamente e sono certa che avrà lo stesso effetto su
chiunque lo leggerà.
Mentre facevo delle ricerche più accurate sull'autrice,
ho scoperto che esiste anche una versione a fumetti in due volumi.
che voglio assolutamente acquistare.
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